Paolina Bonaparte

Galleria Borghese - Roma

Paolina Borghese - Marmo di Carrara -

Realizzata dal Canova tra il 1805 e il 1808 -

Questo ritratto marmoreo rappresenta la sorella di Napoleone, Paolina Bonaparte. L'opera fu richiesta da Camillo Borghese, che aveva conosciuto e sposato Paolina a Parigi nel 1803. Vedova da un anno, queste nuove nozze furono imposte alla giovane donna dal fratello, per rinforzare le relazioni tra Francia e Stato pontificio.

In questa scultura Paolina è Venere, e tiene nella mano sinistra il pomo d'oro del giudizio di Paride.

Fatto eccezionale, data l'epoca, il Canova rappresenta Paolina nuda. Per giustificare la nudità  di questo  personaggio di così alto rango, egli la trasforma in divinità mitologica, e la raffigura in un atteggiamento calmo e di nobile semplicità.

Tre anni dopo il loro matrimonio, Paolina lasciò il marito e andò à vivere a Parigi. Camillo non le permise di portar via con sé l'opera del Canova, ma da Torino la trasportò a Roma, e la collocò nei campi di Marzo di Villa Borghese la sua nobile dimora.

Per ammirare Paolina, la fila si faceva di giorno come di notte: sul marmo si possono ancora notare le tracce dell'olio delle torce e dei candelabri, così come pure le tracce di mani curiose. C'è da dire che i dettagli che compongono quest'opera - Paolina mollemente adagiata sul sofà, con il braccio destro appoggiato sui quei tre morbidi cuscini di marmo, i fianchi coperti da un panneggio e i capelli raccolti con un nastro - sono eseguiti con grande maestria.