Compréhension

Carlo Collodi                            

Carlo Lorenzini nacque a Firenze nel 1826 in una famiglia povera. Lo pseudonimo Collodi lo trae dal paese natale di sua madre, nel quale visse da bambino. Dopo aver studiato in una scuola religiosa, lavorò in una libreria del capoluogo toscano, iniziando, in parallelo, una carriera giornalistica. Questo lo porta a fondare, nel 1848, il giornale satirico il 'Lampione'. Censurato, l'anno successivo lancia la 'Scaramuccia'. Anche questo giornale avrà un'esistenza effimera. Patriottico, nel 1848 s'impegna nella lotta contro l'oppressione austriaca, poi, nel 1859, combatte assieme a Garibaldi.



I suoi scritti  - romanzi e teatro - sono letteratura di secondo piano. La traduzione, nel 1875, delle storie di Perrault, apre a Collodi un nuovo orizzonte, quello della letteratura infantile. Tra questi, la serie di Giannettino. In quest'ultima opera egli cerca di mettere in auge un genere popolare di moda a quei tempi: la narrazione a scopo didattico. Sulla scia di questa attività letteraria, 'Il Giornale per i Bambini', gli sarà affidato, nel 1881, una rubrica di puro divertimento: Storia di un burattino. Sappiamo che questa prima versione di Pinocchio è costituita di quindici capitoli. Nell'ultimo, si annuncia la fine dell'eroe impiccato dai ladri. La tenacia dei giovani lettori fece rimettere al lavoro il pigro Collodi, dando un seguito alle avventure del suo burattino. Le avventure di Pinocchio venne pubblicato nel 1883. Le storie che seguiranno non avranno un eco immediato come Pinocchio, distribuito e tradotto in tutto il mondo.

Collodi muore nel 1890 nella sua città natale. I suoi manoscritti sono conservati presso la Biblioteca Centrale di Firenze.